Miopia

Miopia

Nell’ occhio miope ad accomodazione rilassata il fuoco cade davanti alla retina; ne risulta un’ acuità visiva ridotta in visione per lontano. Per ristabilire una visione nitida per lontano, si deve correggere l’ eccesso di potere rifrattivo con una lente negativa in modo tale che il fuoco del sistema occhio/lente cada nuovamente sulla retina. Nella miopia  il punto remoto si trova davanti all’ occhio ad una distanza finita. La miopia è un difetto di vista che si verifica quando l’occhio è più lungo del normale.

 In questo tipo di difetto di vista il sistema di lenti dell’occhio non riesce a mettere a fuoco le immagini sulla retina ma al davanti di essa. La miopia si può verificare nelle persone che hanno un diottro oculare di potere troppo elevato oppure un occhio più lungo del necessario. La seconda condizione è di gran lunga la più frequente. Per vedere a fuoco i miopi hanno bisogno di mettere davanti all’occhio lenti di potere negativo che divergono i raggi luminosi portando la messa a fuoco più indietro.

Ipermetropia

Ipermetropia

In un occhio ipermetrope ad accomodazione  rilassata il fuoco si trova dietro la retina. Aumentando il potere rifrattivo del cristallino (accomodazione),  l’ipermetropia può essere corretta totalmente o parzialmente. Questo significa che quando il soggetto ipermetrope guarda all’infinito, l’acuità visiva non è necessariamente ridotta, ma l’accomodazione richiesta può causare astenopia.

Per assicurare visione nitida anche quando l’occhio si trova ad accomodazione  rilassata, si deve correggere il potere rifrattivo insufficiente con una lente  positiva in modo tale che il fuoco del sistema occhio/lente cada sulla retina.

Nell’ipermetropia il punto remoto si trova dietro l’occhio ed è virtuale.

Mosche Volanti

Il fenomeno delle mosche volanti è legato al CORPO VITREO

Il corpo vitreo è una formazione di consistenza gelatinosa, trasparente, incolore, sprovvista di vasi e nervi, perfettamente modellata sulle pareti che la circondano, che riempie la parte posteriore del bulbo oculare. La trasparenza vitreale è data dal suo elevato contenuto di acqua (99%).Il vitreo risente dello stato di idratazione corporeo. Le caratteristiche anatomiche e fisico-chimiche del vitreo gli permettono di svolgere numerose funzioni. Esso è un mezzo di rifrazione, contribuisce al mantenimento della tensione oculare ed interviene nel metabolismo del cristallino e della retina. Le sue proprietà visco elastiche gli consentono di resistere ad improvvise deformazioni tale da renderlo funzionalmente simile ad un cuscinetto, preservando la retina ed il cristallino da eventuali traumi contusivi. Comunemente detti mosche volanti, questi corpi mobili sono scientificamente definiti miodesopsie o, proprio per la loro natura “fluttuante”, floaters che in inglese significa “galleggianti”. Pur non essendo di per sé pericolose per la vista, le miodesopsie non vanno comunque trascurate.

Le cause dell’insorgenza delle miodesopsie

Per descrivere le cause dell’insorgenza delle miodesopsie è necessario soffermarsi brevemente sull’anatomia oculare. ll volume dell’occhio è costituito circa i due terzi dal corpo vitreo, una sostanza limpida e di consistenza gelatinosa che, riempiendo lo spazio compreso fra il cristallino e la retina, mantiene la forma sferica del bulbo oculare. Il gel vitreale è costituito per il 99% da acqua e per il restante 1% da fibre collagene, zuccheri, cellule vitree (ialociti), proteine, acido ialuronico, elettroliti, etc., che ne costituiscono l’impalcatura. Il deterioramento della microstruttura del corpo vitreo inizia con la fluidificazione della componente gelatinosa: le fibre di collagene iniziano a frammentarsi e formare filamenti di forme diverse che, talora intrecciati tra loro, proiettano un’ombra sulla retina e vengono percepiti come opacità, le famose “mosche volanti”. La degenerazione vitreale è un fenomeno naturale dovuto innanzitutto all’invecchiamento, ecco perche dopo i 40/50 anni è facile accorgersi con maggiore frequenza del problema. Altre cause sono da far risalire alla miopia che, se piuttosto elevata (cioè al di sopra delle 5 diottrie circa) può’ causare l’accelerazione dei processi di degenerazione anche in giovane età, tra i 20/30 anni.

Presbiopia

Presbiopia

Per assicurare visione nitida anche quando l’occhio si trova ad accomodazione rilassata, si deve correggere il potere rifrattivo insufficiente con una lente positiva in modo tale che il fuoco del sistema occhio/lente cada sulla retina.
Nell’ipermetropia il punto remoto si trova dietro l’occhio ed è virtuale.
Per poter nuovamente mettere a fuoco a distanze ravvicinate, la ridotta capacità accomodativa del presbite deve essere compensata mediante una lente oftalmica. Per un presbite emmetrope questo, si ottiene con una lente positiva. In altre condizioni rifrattive la lente richiesta per la visione da vicino ha sempre un potere che comprende la correzione necessaria per la visione per lontano.
La presbiopia non è un’ametropia, ma è il risultato di uno sviluppo fisiologico normale: il suo valore aumenta con il passare degli anni.

Astigmatismo

Astigmatismo

L’astigmatismo è un difetto visivo che si verifica quando la cornea ha una curvatura non regolare. L’occhio ha una forma tondeggiante, quasi sferica: se qualcuno dei suoi elementi non è perfettamente rotondeggiante, cioè è asimmetrico, non è possibile mettere a fuoco le immagini in modo corretto e si presenta l’astigmatismo. Negli altri difetti di refrazione un oggetto semplice, come un puntino luminoso, viene visto male però mantiene la forma di un puntino sfocato. Nell’astigmatismo a causa della non rotondità del diottro non si riesce ad identificare più la forma del puntino stesso. La parola Astigmatismo deriva infatti dal greco antico e significa “visione senza punto”. La causa più frequente del astigmatismo è la curvatura corneale: di solito la cornea ha un certo grado di irregolarità. Però può essere irregolare anche la forma del cristallino o addirittura la forma della sclera su cui poggia la retina. In tutti i casi il metodo per correggere la visione sfocata è lo stesso: utilizzare una lente che crei una sfocatura uguale ma di segno opposto per annullare il difetto. A tale scopo vengono utilizzate le lenti cilindriche, che possono essere presenti sia negli occhiali che nelle lenti a contatto.

Secchezza oculare

Secchezza Oculare

La costituzione e la composizione del film lacrimaIe, sono influenzate da molteplici fattori, Ciò riveste molta importanza in quanto una alterazione del film può dare origine ad una vera e propria patologia oculare.
La presenza di alterazioni del film lacrimale, essendo questo costituito da una struttura complessa, sta a significare anche una variazione dei suoi equilibri bio-fisici sia nelle condizioni statiche che dinamiche, cioè di continua modificazione e rinnovamento determinato dalla evaporazione e dall’ammiccamento palpebrale.
La rottura di tali equilibri avrà come conseguenza la perdita dell’importante caratteristica ottica dell’ occhio, la trasparenza. Il fenomeno di modificazione e rinnovamento è legato al processo dell’evaporazione. Infatti un liquido, disteso su una superficie, forma uno strato il cui spessore non può ridursi sotto un livello critico determinato dalle caratteristiche della superficie e del liquido.
Se lo spessore del liquido si riduce sotto tale valore critico, il film si rompe e compaiono delle “chiazze secche”. Esse sono la causa della sensazione fastidiosa di “sabbia negli occhi” e della sgradevole visione offuscata. La conseguenza più immediata è l’esigenza di ammiccamenti sempre più frequenti nel tentativo di lubrificare meglio l’epitelio corneale.
La maggior parte delle volte la sintomatologia è la fotofobia ed epifora provocata da un’eccessiva lacrimazione (conseguenza della mancanza di lacrimazione).